LA PRIMAVERA DI SANDRO BOTTICELLI
FIRENZE 1498 Nel Palazzo di via Larga a Firenze, è stato collocato un meraviglioso di dipinto attribuito al pittore Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi , detto Sandro Botticelli, amico di bottega di mastro Pietro Vannucci, in cui la natura, tanto cara al pittore e alla corte fiorentina, emerge in tutti i suoi aspetti. Il dipinto viene eseguito per Pierfrancesco dei Medici, cugino di secondo grado di Lorenzo il Magnifico che sta avviando Firenze a uno dei suoi più grandi periodi di splendore. Botticelli sembra essere molto legato alla cerchia medicea di cui rappresenta gli ideali di bellezza e armonia. Il capolavoro di Botticelli, La Primavera, ritrovato nel Palazzo di via Larga ,che lascia estasiato l’osservatore, colpisce per la straordinaria varietà di fiori e piante raffigurate. Nella penombra di un boschetto d’aranci e alloro le otto figure presenti nell’opera d’arte: Zefiro, Flora, Venere, Cupido, le Grazie e Mercurio sono immerse nel verde, su di un meraviglioso prato fiorito, in cui si contano tantissimi fiori disegnati minuziosamente. Si parla di circa 500 specie vegetali raffigurate. Con ogni probabilità, sulla scia dell’amico Leonardo da Vinci, Botticelli si è basato sull’osservazione diretta della flora nei dintorni di Firenze e dei numerosi erbari che circolano nei manoscritti. Fiori, frutti, piante ed erbe fanno di questo dipinto un capolavoro nel capolavoro. Tantissime le margherite, le rose, le viole. Scorgiamo anche l’elleboro, la viperina azzurra, la camomilla e la tossilaggine, garofani, fiori di fragola, fiordalisi e uno splendido iris, noto anche come giglio di Firenze, una pianta che cresce in modo spontaneo in questa meravigliosa città. Ma perché il pittore fiorentino esalta in questo dipinto la natura? Pochi sono i dubbi in merito… Botticelli è un cronista, anzi, meglio, un documentarista meticoloso della realtà che vede essere a lui contemporanea. Nella Firenze medicea i giardini diventano simboli della potenza della famiglia dei Medici ed è per questo che diventa di fondamentale importanza la loro progettazione iconografica. Pertanto, l’opera di Botticelli, si pone come fondamentale testimonianza delle dinamiche culturali fiorentine, con particolare riferimento al ruolo dei Medici, nella rinascita della città.