Congiura familiare per il dominio di Perugia

Ferocia inaudita insanguina le strade cittadine

PERUGIA- Nella notte tra il 14 e 15 luglio 1500 è accaduto un fatto scioccante che ha sconvolto tutta la città. Alle prime luci dell’alba, davanti alle residenze dei signori di Perugia, si è consumata la tragedia. Ad avere la peggio sono stati alcuni membri della famiglia Baglioni.

IL FATTO- IL 28 Giugno scorso Lavinia Colonna, figlia dei signori di Roma, era arrivata a Perugia per sposare Astorre Baglioni, figlio di Guido, Signore di Perugia.

I festeggiamenti di nozze sono proseguiti per più di dieci giorni, fino a che nella notte tra il 14 e 15 luglio i cospiratori hanno agito con ferocia inaudita. L’omicidio è stato organizzato a tavolino da alcuni membri della stessa famiglia, che molto probabilmente per invidia e gelosia, volevano prendere il posto dei signori di Perugia.

I cospiratori, approfittando dell’assenza dalla città di Adriano e Giampaolo Baglioni con il suo esercito, guidati dal Bargiglia, all’anagrafe Carlo Baglioni, e segretamente appoggiati da Giulio Cesare da Varano, signore di Camerino e altri, sferrarono l’attacco alle residenze dei Baglioni, proprio dopo i festeggiamenti di nozze. Alcuni testimoni raccontano che gli stessi assassini vi hanno partecipato nascondendo così le loro intenzioni. Si racconta che la sera prima del matrimonio un bruttissimo temporale abbia spaventato gli invitati, qualcuno ha gridato  dopo l’accaduto: – “ Terribile presagio di morte!”-

L’AGGUATO-Sembrerebbe che Filippo Baglioni, dopo aver ucciso con le sue stesse mani Astorre, gli abbia strappato il cuore. Alcuni testimoni riportano che i corpi di Astorre e Lavinia siano stati trascinati per le strade della città. Fortunatamente, aiutati da alcuni vicini, Gentile e Rodolfo Baglioni sono riusciti a scappare a cavallo. I cospiratori speravano nell’appoggio dei cittadini ed invece sono stati raggiunti il giorno successivo dall’esercito di Gianpaolo, tornato in città per riprendersi il potere, e sono stati uccisi. I cittadini di Perugia possono tirare un sospiro di sollievo e tornare a dormire sogni tranquilli, i Baglioni hanno avuto giustizia!

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