arte

“Influencer senza tempo”

“Influencer senza tempo!” Ormai è normalità per un influencer dettare mode, costumi e perché no, anche melodie! Come poteva l’eccellente pittore Perugino, insieme a compagni d’arte di tutti i tempi,  non donare al pubblico opere famose, senza che qualcuno, curioso e divertito nello stesso tempo, le musicasse? Ecco allora che immagini celebri sono accompagnate da jingle destinati a diventare il tormentone per la vicina estate. A raccogliere la sfida sono stati le bambine e i bambini delle scuole dell’infanzia di Sant’Arcangelo, Agello e San Feliciano, che, dopo aver attentamente osservato i paesaggi rappresentati da illustri pittori nelle sale più prestigiose di Magione e di Perugia, rispettivamente quella Consiliare del Comune e la Galleria Nazionale, hanno non solo riconosciuto luoghi a loro vicini, il lago, il bosco, la collina,…ma li hanno raccontati con melodie da loro scritte e interpretate. Tra le hit di quest’estate non perdetevi “Ma chi è…il Perugino”, liberamente ispirata all’“Adorazione dei magi” del “Meglio Maestro d’Italia” dove dietro a tamburelli e triangoli le voci bianche dei bambini vi accompagneranno a ricercare nell’opera gli ambienti da loro cantati. https://youtu.be/xEpJO2H4beQ?si=h2EgHOfBupecRmc3

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Conclave e Convivio: il ritorno delle Pulci

Per i corridoi della “dimora terrena” dei successori di San Pietro non è raro venire rapiti, oltre che dalle voci angeliche, che intonano lodi al Santissimo, anche da profumi caldi e avvolgenti, che fanno venire l’acquolina in bocca a tutti,  pure agli atei. Anche i Papi amano la buona cucina? Chi sono i loro chef? E’ vero che al cambio di ogni successore di Pietro, cambiano anche i menù del Vaticano? Quanto la buona cucina influenza, o ritarda  le decisioni politiche della Santa Sede durante il Conclave ? Le Pulci cercano una risposta a questi interrogativi e, passando dalle cucine vaticane, si soffermano sulla storia di Bartolomeo Scappi, abilissimo cuoco che allietò le giornate, o meglio le tavolate,  dei Porporati per ben 71 lunghissimi  giorni, prima che eleggessero Paolo III. https://youtu.be/GZRGsvJqWqs

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Perugino fra i banchi di scuola!

Perugino e Chiara fra i banchi di scuola! Come sarebbe stato il Perugino se fosse vissuto ai giorni nostri? E la sua amata Chiara, protagonista di molti ritratti femminili dipinti da Pietro Vannucci? Noi ci siamo divertiti a immaginarceli come se fossero nostri compagni e li abbiamo catapultati nella nostra classe… Fra i banchi di scuola! Di seguito il video con i nostri lavori! Classe IV, Villa-Soccorso

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E’ FRANCESCO DELLA ROVERE: PAPA SISTO IV. 212° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica.

9 agosto 1471- Nel caldo agosto del 1471, la storia della Chiesa cattolica si colora di nuovi sfumature. Francesco della Rovere è stato eletto nuovo pontefice presso il Palazzo Apostolico di Roma, grazie all’approvazione di un consenso di 18 cardinali.  Papa Sisto IV, originario di Pecorile e appartenente all’Ordine dei frati minori conventuali, è un uomo dallo spirito umanista, laureatosi in teologia all’Università di Bologna. Nella sua prima allocuzione, il Papa ha annunciato un ambizioso progetto di ristrutturazione della Cappella Magna di Roma, affidando l’incarico all’architetto Giovanni de’ Dolci e chiedendo a un gruppo di artisti di decorare l’interno della cappella. Botticelli, Ghirlandaio, Cosimo Rossellini e il Perugino sono solo alcuni degli artisti selezionati che daranno vita a opere d’arte senza tempo. Papa Sisto IV ha inoltre commissionato a Pietro Vannucci, meglio conosciuto come il Perugino, e al suo collaboratore Pinturicchio, un affresco che raffigura la trasmissione del potere spirituale da Cristo a San Pietro. Ecco che l’arte diventa la stella polare dell’era di Papa Sisto IV, che si prefigura già come un’epoca di rinascita e di bellezza senza fine.

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La magnificenza e la bellezza delle più grandi famiglie del Rinascimento nel calendario dell’anno 2024.

L’atteso calendario dell’anno 2024 è finalmente giunto e con esso l’incantevole sfilata delle più illustri famiglie del Rinascimento. Un evento atteso sia dai fan delle famiglie che vi compaiono, sia dagli appassionati di moda e stile. Dodici mesi all’insegna dell’eleganza e della bellezza, ognuno caratterizzato da una famiglia differente che presenta una serie di look esclusivi e di tendenza. Questo calendario è un’occasione unica per i cultori dell’alta moda per restare al passo con le ultime tendenze. Non perdete l’opportunità di ammirare questa meraviglia!   https://youtu.be/2t0DOdrSTdQ

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La grande festa di Natale della famiglia Baglioni

La grande festa della vigilia di Natale presso la sontuosa abitazione  Baglioni è pronta per iniziare. Gli ospiti saranno coccolati con prelibate prelibatezze e degustazioni di vini pregiati. Un paradiso terrestre per i buongustai! Ma non si tratta solo di cibo, la festa  sarà anche una dimostrazione di potere e ricchezza, una vera e propria passerella per mostrare il proprio status sociale. Il menù è un sogno ad occhi aperti ed è  formato da una collezione di piatti principali. Tra le scelte più gettonate, gli ospiti troveranno  le prelibatezze di carne, come il pollo alla cacciatora, il maiale arrosto o la selvaggina in umido. Ma l’esperienza non finisce qui! A tavola si potrà ammirare  anche una ricca varietà di frutta, verdure, pane, formaggio e vino. Un vero e proprio tripudio di sapori! Un intero team di professionisti è pronto ad entrare in azione per rendere la festa  unica. Il maître d’hotel o il maggiordomo, il boss dell’organizzazione, con l’occhio di lince per l’allestimento della tavola e la scelta del menù. Il coppiere, il mago del vino, che sceglierà i vini migliori e li servirà con stile. Poi ci sarà il cuoco capo, l’artista del cibo che creerà piatti spettacolari. Il panettiere , il creatore di pane e torte che saranno una vera delizia per il palato. E ovviamente, ci saranno i servitori, che con un sorriso sulle labbra, serviranno il cibo e le bevande e puliranno tra un piatto e l’altro. Ma non finisce qui, ci saranno anche intrattenitori di ogni tipo: musicisti, giullari, ballerini e acrobati che divertiranno gli ospiti e renderanno la festa ancora più indimenticabile! Non solo il palato, ma anche gli occhi e le orecchie  godranno un’esperienza gustosa a casa Baglioni. La festa sarà un  vero e proprio spettacolo teatrale, con performance mozzafiato che faranno  sentire gli invitati  in una favola. Mentre gusteranno piatti deliziosi, gli ospiti potranno ammirare anche  le creazioni artistiche degli artisti locali. La festa promette di essere un evento davvero memorabile, pieno di divertimento ed allegria. I Baglioni, padroni di casa esperti, sapranno come far sentire i loro invitati parte di una grande comunità, condividendo con loro momenti di felicità e di gioia in un ‘atmosfera magica e coinvolgente, che lascerà un ricordo indelebile in tutti coloro che parteciperanno.

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LA PAURA DEL CONTAGIO NELL’ARTE E L’INVOCAZIONE DIVINA.

Deruta 1478 A causa della forte virulenza che la peste  crea, anche i maggiori pittori della nostra epoca danno risalto a questa malattia nelle loro opere artistiche, come il Maestro Pietro Vannucci, detto il Perugino, che  ha inserito questa terribile pandemia in uno dei suoi affreschi “Il gonfalone dei santi Romano e Rocco di Deruta” rinvenuto nella chiesa di san Francesco a Deruta. Nell’opera  i santi Romano e Rocco stanno in piedi guardando, rispettivamente, verso l’apparizione del Padre Eterno e verso lo spettatore. Dio rivolge la sua protezione divina verso il basso, dove si trova il paese di Deruta affinchè venga liberato da questa terribile malattia. All’interno dell’opera  l’osservatore viene colpito dal gesto di San Rocco che solleva un lembo della veste per mostrare la piaga sanguinante che ha sulla gamba provocata dalla peste. Anche in questa situazione così drammatica per Perugia e le zone limitrofe, il pittore, Pietro Vannucci, fa la sua parte e testimonia questo terribile momento storico che sta minacciando la vita umana e modificando le regole del vivere sociale. In una epidemia, di fronte alla realtà del vuoto che avvolge come una morsa l’uomo, Pietro Vannucci raffigura Dio che, rappresentando la creazione e lo sviluppo della vita, fa intravedere la speranza di una rinascita. È il caso di dire che, con il Divin Pittore, anche l’arte fa la sua parte e il dolore della malattia e della perdita  viene reso immortale dal tocco divino del suo pennello.

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